PROMART
PROMART 2022-2023 fuori porta, oltre il perimetro della regione

PROMART 2022-2023
fuori porta, oltre il perimetro della regione


Quattro giorni ad Amsterdam, nel 2023,
per coronare un sogno che solo per 450.000 tra gli 8miliardi di umani
si è potuto concretizzare: l’incontro con l’opera di Jan Vermeer al Rijksmuseum


Se è vero che cultura è la formazione che in ogni individuo concorre – primariamente – alla conoscenza e alla crescita della propria consapevolezza, quale miglior strumento di quello della scoperta di luoghi e mondi che – oltre il proprio perimetro – aprono orizzonti e svelano misteri?
Secondo questo principio l’Associazione, nella sua esperienza ormai ultratrentennale, ha spesso varcato il confine del proprio territorio d’elezione (la città e la provincia di Trento, la regione Trentino/Alto-Adige) per arricchire il bagaglio di conoscenze dei propri associati.
Nel ricordare i nostri innumerevoli girovagare in Italia e all’estero non prende il sopravvento il pur consistente computo del numero di chilometri percorsi, ma la memoria delle risate fatte insieme, quella dei momenti di stupore condiviso per il bello o l’originale, la gioia per incontri inattesi, il piacere di nuove relazioni con artisti e/o con persone comuni disponibili a vivere con noi emozioni ed esperienze.
Milano che ci accoglie sempre a braccia aperte, dalla prima volta – nel 1991 – quando ci aprì le porte del Teatro alla Scala per la serata di balletto contemporaneo del coreografo Amedeo Amodio fino alle ultime, nel 2019, tra navigli, case-museo e paninoteche; nel 2020, alla scoperta della Milano di Carlo Emilio Gadda e nel 2021, a respirare gli aneliti di trasgressione e libertà di Tina Modotti; ma la trasferta milanese più intrigante fu quella del 1999, quando a guidarci alla lettura del Cenacolo vinciano fu Tetsuro Shimizu, artista giapponese e oggi docente all’Accademia di Brera, rimasto grande e sincero amico della PROMART. E poi Verona, che si contende la nostra presenza fin dal 1993, a Palazzo Forti, per la mostra di Vasilij Kandinskij, per arrivare, dopo innumerevoli tappe, al 2022, facendoci scoprire l’opera straordinaria di Giovan Francesco Coroto. Lo stesso 1993 che ci vide, per la prima di numerosissime volte, a Venezia, in quella occasione per Amedeo Modigliani ospitato a Palazzo Grassi… e a Venezia, ancora, nel 1995, per ammirare l’opera di Henry Moore, guidati dal maestro Aldo Caron (1919/2006), scultore anch’egli di fama internazionale e nostro socio onorario, che Moore aveva conosciuto di persona e avuto come amico. E poi la Sardegna per la prima volta, a Iglesias e Buggerru, nel 1994, per mettere in scena le poesie di Manlio Massole, poeta e minatore, nei luoghi che videro la prima strage operaia in Italia, nel 1904; torneremo nella terra dei nuraghi nel 2017 per un lungo itinerare nei luoghi della tradizione carnevalesca dell’isola. Vercelli, Brescia, Desenzano, Treviso, Padova, Vicenza, Udine, Conegliano, la navigazione sul Burchiello, Pavia, Mantova, Parma, Ferrara, Modena, Bologna (per donare alla Galleria d’Arte Moderna – all’epoca diretta da Danilo Eccher – un’opera in bronzo di Aldo Caron, fusa anche grazie al contributo della PROMART, nel 1998, e poi nel 2000, a curare la mostra di Ivo Fruet alla Galleria Castiglione Arte, nell’ambito delle manifestazioni per Bologna Capitale Europea della Cultura)… e Cremona nel 1996 e poi nel 1997 per scoprire i segreti dell’articolato palcoscenico e del boccascena del teatro Ponchielli ed assistere alla rappresentazione del Falstaff verdiano. Due giorni a Genova, nel 2009, entusiasti di immergerci nei carruggi, con il loro popolo, a scoprire il mondo di Fabrizio De Andrè. Varese, Biella, Forlì, Ravenna, Firenze (per mostre e poi, la sera, ad assaporare la gioiosa goliardia del Picchi, al suo Teatro del Sale), Pistoia e Villa Celle, a presentare – insieme a Roberto Peccolo – il libro d’artista di Gianni Ruffi. A Lucca, per scoprire – grazie a Maurizio Vanni, ormai sincero amico della PROMART – un modo nuovo e originale di fare Museo. La prima delle molte discese a Roma, nel 2004, a curare la mostra personale di Adriano Eccel (1956/2012) alla Galleria del Ferro di Cavallo, fino all’ultima volta, nel 2014, per organizzare e promuovere, insieme a prestigiosi partners del mondo scientifico e dell’arte, il progetto I colori della guarigione, a testimoniare la funzione terapeutica proprio dell’arte. A Torino, nel 2006, come sponsor tecnici dell’artista Anna De Manincor per le Olimpiadi invernali. Sul Lago d’Iseo, nel 2016, curiosi e divertiti a percorrere le vie sull’acqua del The Floating Piers di Christo.
Undici volte a far la spola con Forio d’Ischia – dal 1996 fino al 2006, sempre ospiti della Galleria Del Monte Arte Contemporanea e ad accoglierci anche il giovanissimo Pietro, che ora ci guarda da lassù – ad organizzare e curare le mostre di Paolo Tait, Piermario Dorigatti, Tetsuro Shimizu, Florencia Martinez, Jorunn Monrad, Ayako Nakamiya, Anna Nutini, Ivo Fruet, Patrizia Gandini, Adriano Eccel, Pietro Weber, Michele Partipilo, Aldo Caron, Cinzia Fiaschi…
La prima volta oltre confine, nel 2000, a Martigny (transitando da una bellissima e fino a quel momento ai più sconosciuta Aosta, con pernottamento e una memorabile cena a La Clusaz, ristorante due o tre anni dopo premiato con stella Michelin) per scoprire l’opera giovanile e quella più matura di Van Gogh, ospitata alla Fondazione Giannada. I tre giorni intensissimi a Graz, nel 2003, quando la capitale della Stiria fu Capitale Europea della Cultura; come non ricordare Maria Ehrenreich, amica carissima (e dal 2007 Socia Onoraria di PROMART), mentre ci guidava nei posti più segreti e suggestivi della sua città… E poi per cinque bellissime giornate a Londra, nel 2011, a sorprendere – in 18 dal Trentino, inattesi – l’artista mantovano Paolo Cavinato, applaudendolo alla vernice della sua mostra personale alla Royal British Society of Sculptors. Si era guadagnato quel prestigioso palcoscenico presentando a quella istituzione il catalogo della mostra che avevamo curato per lui, tre anni prima, al Palazzo Libera di Villa Lagarina! Nel 2015 a Landeck, in Tirolo, prima tappa di un itinerario internazionale tenacemente voluto dalla PROMART per dare meritata visibilità alla scultura al femminile, nell’asse Tirolo-Sudtirolo-Trentino. A Innsbruck, nel 2016, a far da claque ad Annamaria Gelmi, in occasione della presentazione della sua mistica installazione nel duomo della città e, nello stesso anno, ritorno a Graz, per la personale dell’artista argentina Florencia Martinez all’Afro-Asiatisches Institut della capitale stiriana. Avevamo accompagnato e sostenuto Florencia anche nel 2006, nella stessa Graz, quando presentò le sue opere alla Galerie Tazl, insieme a quelle di Willy Verginer.
Come dimenticare l’immersione nella cultura, nei paesaggi e nelle atmosfere brancusiane della Romania visitata nel 2018, alla vigilia del tempo buio della pandemia?
E quante altre ancora le scoperte e le emozioni dei nostri fuori porta, fino a quelli del 2022 e 2023, intensi, partecipati, bellissimi, che qui abbiamo il piacere di sintetizzare per immagini…
Invidiosi o stimolati a condividere con noi? Fateci sapere…